Attività rischiosa

Il principio di non maleficenza impone al dentista l'obbligo etico di evitare di nuocere al paziente.
La scienza ha già dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio che il dispositivo più utilizzato in odontoiatria può anche essere il più pericoloso.


Cosa c'è all'interno dei tuoi puntali per siringa aria/acqua?
Perché li tratti in modo diverso dagli aghi o dalla cannula di aspirazione?


Questa differenza di standard espone i tuoi pazienti a un rischio significativo di contaminazione crociata. Diversi studi mostrano la presenza di carica batterica all'interno del puntale, e la conformazione stessa del puntale ne impedisce la sterilizzazione. Come dice la massima, se non puoi pulirlo, allora non puoi sterilizzarlo. Molti di voi hanno tentato di pulire l'interno di un puntale aria/acqua otturato liberandolo con un filo ortodontico o una lima endodontica. Ovviamente questa è una soluzione del tutto inefficace e inadatta per un problema molto comune.


Il puntale sterilizzabile della siringa aria/acqua è sicuro solo per il paziente numero uno. Tuttavia, etichettare un oggetto come sterilizzabile in autoclave significa che esso può resistere alle alte temperature dell'autoclave, ma non ne garantisce la sterilizzazione tramite autoclave. Agenzie regolatorie di tutto il mondo hanno affermato che se un dispositivo è difficile da pulire la soluzione monouso è raccomandata.

 

FATTO:
Nel 2013 il Centro per il Controllo delle Malattie
ha confermato il primo caso di trasmissione da paziente a paziente (infezione crociata) di epatite C in uno studio dentistico.

La sporca verità

La microscopia elettronica a scansione (SEM) rivela la presenza di estesa corrosione all'interno dei micro-condotti metallici dei puntali non monouso.
La corrosione crea una superficie ruvida che diventa un ambiente ideale per l'adesione di microorganismi.

Il lume è il canale di piccolo diametro all'interno di un tubo. Più lungo è il lume, meno è efficace la sterilizzazione della superficie interna. Questo è il motivo per cui è stata abbandonata la vecchia pratica di riutilizzare gli aghi ipodermici. In effetti, il lume di un puntale aria/acqua è più lungo rispetto agli aghi usati dai dentisti ed è dunque più difficile da sterilizzare.

La sporca verità è che i batteri entrano e non si possono rimuovere o eliminare in modo affidabile, a causa della conformazione inaccessibile del puntale. E' strutturalmente difficile decontaminare un puntale in modo adeguato.

FATTO:
Uno studio del 2014 sottoposto a valutazione inter pares ha mostrato che il 60% dei puntali riutilizzabili conteneva unità formanti colonie (cfu) dopo essere stati lavati e messi in autoclave.


Sangue, tessuti e saliva si depositano all'interno del lume del puntale, finché iniziano a otturarlo. La lunghezza e il diametro minuscolo del lume ne rendono quasi impossibile la pulizia e sterilizzazione.